Uso colori e pennelli soltanto quando una sorta di “urgenza espressiva “ mi fa sentire il bisogno di “arteggiare”…

Allora, è quasi come se fossero gli stessi colori e pennelli a prendermi per mano…

A quel punto, so che qualsiasi cosa venga fuori, essa sarà sicuramente veicolo di un “sentire” autentico e profondo… La chiara percezione profonda di questo mi guida…

Chiaramente, la mente deve fare la sua parte, mettendo a disposizione le conoscenze tecniche acquisite, ma senza quell’urgenza espressiva, l’esercizio che ne verrebbe fuori sarebbe “asettico”, privo di senso per me…

Preferisco accogliere l’imperfezione piuttosto che forzare l’espressione artistica , forzando il mio intero essere a fare qualcosa che non è sostenuto dall’anima…

Il vero artista è per me chi “arteggia” per urgenza espressiva incontenibile… E sommo artista è chi, al passo dell’anima, acquisisce, con lo studio e l’esperienza, quelle conoscenze tecniche che gli permettono di esprimersi sempre più efficacemente…


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